Roseto degli Abruzzi (TE)
Domenica, 11 Gennaio 2004 - Ore 09:00
Giocare a basket avendo il diabete
si può.
Questo il messaggio che tre giorni fa ci ha inviato
Valerio, ragazzo di 13 anni che soffre di diabete ma
gioca a basket e, insieme al padre, ha aperto il sito
internet www.basketediabete.it .
Dopo l’iniziativa di Valerio, abbiamo scoperto,
soprattutto grazie alla squisita disponibilità del
diretto interessato e alla sua sensibilità, che anche
Jon Larranaga, ala dell’Euro Roseto, soffre di diabete.
E nonostante questo gioca in serie A.
Jon Larranaga, classe 1980, ala statunitense di 2 metri
di passaporto irlandese, ha quindi accettato di
rispondere alle nostre domande.
Preziosissimo, per la traduzione delle risposte, Anthony
Giovacchini, mentre a parlare a Jon dell’iniziativa di
Valerio è stato Claudio Bonaccorsi. Un caloroso
ringraziamento a tutti e due.
Jon, a che età hai scoperto di avere il diabete?
Avevo 8 anni. Quindi
sono 15 anni che gioco con questa problema.
Che problemi ti ha dato la malattia nella tua finora
giovane carriera agonistica?
So di avere questa
malattia, per cui cerco di avere cura del mio stato di
salute controllando periodicamente il valore del mio
sangue. Per il resto vivo la vita come i miei compagni
di squadra, normalmente.
Hai mai sentito discriminazione o imbarazzo nei tuoi
confronti perchè sei diabetico?
Mai. Tieni conto
comunque che io parlo del mio problema al coach e allo
staff medico, visto che per i miei compagni di squadra
non è poi importante saperlo.
Ti senti in qualche maniera orgoglioso di essere un
testimone della possibilità di fare sport ad alti
livelli pur avendo il diabete?
Spero di fare ai
ragazzi più giovani lo stesso effetto che fece a me
Chris Dudley, un giocatore della NBA diabetico come me,
che mi insegnò che si può giocare e combattere anche
avendo questa malattia.
Un ragazzo di Roma di 13 anni, Valerio, ha aperto un
sito sul diabete e sul basket, spingendo tutti i
diabetici a fare sport e avere coraggio. Qual è il tuo
messaggio per lui e per la sua iniziativa?
Avere il diabete non
vuol dire smettere di vivere. Con coraggio, coscienza e
volontà si possono fare molte cose, compreso giocare a
basket. E’ come avere una distorsione alla caviglia:
devi curarti e andare avanti con coraggio. Voglio
ringraziare Valerio e dirgli che apprezzo ciò che sta
facendo. Spero che le mie parole siano di esempio per
tutti quelli che pensano di non poter continuare una
vita normale essendo diabetici.
Jon, grazie della tua testimonianza e in bocca al lupo!
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