Una giovane diabetica sfida Scilla e Cariddi

A cura di Guido Seu

Sabato 21 Luglio, Monica Priore si cimenterà nella traversata a nuoto dello stretto di Messina. Circa cinque chilometri di percorso che l’atleta trentunenne sta preparando da tempo. Un’impresa non comune se si considera che Monica è una ragazza diabetica la quale, con la forza della volontà, conduce una vita serena divisa tra gli allenamenti e la famiglia. La giovane nuotatrice partirà da Cariddi – Punta Faro (Messina) alle 9 del mattino, attraverserà lo stretto in autosufficienza, con una barca di appoggio in cui prenderà posto lo staff medico che monitorerà l’atleta, e arriverà a Scilla – Cannitello, El Chiringuiro Beach, (Reggio Calabria) dove sarà festeggiata e applaudita.

Monica Priore è nata il 4 febbraio 1976 a Mesagne (BR) dove, la malattia le venne diagnosticata nel 1981 iniziando da subito il trattamento con iniezioni di insulina. Sportiva appassionata ha trovato la sua strada nel nuoto entrando a far parte della squadra master dell’A.S.D. Sottosopra Brindisi. Comicia così il suo percorso agonistico fatto di momenti di gloria ma anche da delusioni e difficoltà. Grazie all’Aniad (Associazione Nazionale Italiana Atleti Diabetici) che gli ha dato la possibilità di confrontarsi con altri atleti nelle sue stesse condizioni, ai suoi allenatori ed a tutti coloro che hanno sempre creduto in lei, Monica domenica 11 marzo, ai campionati regionali master tenutisi presso la piscina comunale di Trepuzzi, è salita sul podio guadagnando un meritato 3° posto nella gara dei 200 metri stile libero, categoria M30.

Monica, 31 anni compiuti, continua instancabilmente la sua sana competizione contro i limiti imposti dalla malattia e dalla società, contro i propri record sportivi e con le diverse atlete provenienti un po’ da tutta la Puglia che, con lei, condividono la passione per lo sport ma non il suo “problema”. Da alcuni mesi è anche diventata testimonial della casa farmaceutica

Novo Nordisk” che nel mese di settembre del 2006 le aveva corrisposto, assieme all’Aniad, un riconoscimento alla carriera sportiva come atleta diabetica e che oggi le permette di sfoggiare, sui propri capi da gara, lo slogan “changing diabetes

(slogan della campagna di sensibilizzazione promossa dalla stessa casa). 

Ora Monica, avendo acquisito la consapevolezza che la malattia può essere gestita in maniera ottimale anche durante i duri allenamenti ma soprattutto durante l’attività agonistica, ha il solo obbiettivo di portare a termine il suo progetto, ovvero la traversata a nuoto dello Stretto di Messina.

Alla domanda del corrispondente del Gazzettino di Brindisi, Monica rispondeva che quello che la ha spinta verso questa nuova avventura e stato “sicuramente la voglia di conoscere i miei limiti. Voglio comprendere fin dove posso spingermi con la mia malattia. Certo sono consapevole che incontrerò molte difficoltà confronto agli atleti che non soffrono di nessuna patologia medica. Però ho la testa dura quindi scenderò in acqua. Emozionata ma con grande determinazione a vincere la sfida”. L’atleta è seguita anche dal papà Umberto il quale da giovane ha praticato a livello dilettantistico diversi sport tra cui il surf e l’equitazione. Per cui comprende la figlia e non la scoraggia. Da anni segue i duri allenamenti cui si sottopone. Anche mamma Rita e il fratello Enzo sono al suo fianco e, soprattutto, la incoraggiano. A Scilla, oltre i suoi cari e conoscenti, la acclameranno gli amici diabetici della Fand Calabria, coordinati dalla dr.ssa Maria Antonella Ferraro, diabetologa, che ci ha detto “Monica affronta due grandi sfide, la prima con un mare le cui acque fredde e profonde e le impetuose correnti che hanno dato vita alle leggende di Scilla e Cariddi (i mostri marini descritti da Omero), la seconda con il diabete che non è ostacolo a nulla se è conosciuto e curato”.

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